Infarto miocardico con sopraslivellamento ST complicato da fibrillazione ventricolare: caratteristiche cliniche, fattori di rischio, e trattamento
La fibrillazione ventricolare è una delle più gravi complicanze dell’infarto miocardico acuto, con un alto tasso di mortalità.
Non è noto l’effetto della trombolisi di salvataggio nell’infarto STEMI ( infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ) complicato da fibrillazione ventricolare.
Uno studio ha esaminato la relazione tra i fattori di rischio e la mortalità, e ha valutato la trombolisi di salvataggio nell’infarto STEMI complicato da fibrillazione ventricolare.
Sono stati arruolati 74 pazienti. Il gruppo sperimentale era costituito da 26 pazienti sottoposti a trombolisi di salvataggio, e il gruppo controllo includeva 48 soggetti che non hanno ricevuto la trombolisi di salvataggio.
Il tasso di mortalità nel gruppo sperimentale è stato pari al 15.38%, contro il 37.50% del gruppo controllo ( p inferiore a 0.05 ).
Il tasso di sanguinamento è stato pari a 34.62% ( n=9 ) nel gruppo sperimentale.
I fattori di rischio, fumo, shock cardiogeno, e trombolisi di salvataggio, sono risultati correlati con la mortalità dell’infarto STEMI complicato da fibrillazione ventricolare ( p inferiore a 0.05 per tutti ).
Sia il fumo sia lo shock cardiogeno erano positivamente correlati con la mortalità; mentre la trombolisi di salvataggio era inversamente correlata con la mortalità.
In conclusione, la trombolisi di salvataggio combinata con la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione ha un effetto benefico nei pazienti con infarto STEMI complicato da fibrillazione ventricolare.
Fumo, shock cardiogeno al momento del ricovero, e la mancanza di trombolisi di salvataggio erano fattori di rischio per la mortalità nell’infarto miocardico con sopraslivellamento ST complicato da fibrillazione ventricolare. ( Xagena2014 )
Wang W et al, J Emerg Med 2014; Epub ahead of print
Cardio2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
L'infarto miocardico e la malattia infiammatoria sistemica aumentano il rischio di mortalità nei giovani adulti
I pazienti di età pari o inferiore a 50 anni che hanno sofferto di un infarto miocardico e hanno malattie...
Acido Linoleico plasmatico e dietetico e rischio a 3 anni di diabete di tipo 2 dopo infarto miocardico: un'analisi prospettica nella coorte Alpha Omega
E' stato studiato l'Acido Linoleico dietetico e le concentrazioni plasmatiche in relazione al rischio di diabete di tipo 2 nei...
Colesterolo LDL elevato e aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica in individui di età compresa tra 70 e 100 anni
I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...
Associazione tra terapia intravitreale anti-VEGF e rischio di ictus, infarto miocardico e morte nei pazienti con degenerazione maculare senile essudativa
Gli studi attuali che hanno valutato il rischio di ictus, infarto del miocardio e decesso nei pazienti sottoposti a terapia...
Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca
Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra...
Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico
L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi...
La malattia infiammatoria intestinale correlata ad aumentato rischio di infarto miocardico
Uno studio ha dimostrato che i pazienti con malattia infiammatoria intestinale sono a maggior rischio di infarto miocardico. L'infiammazione cronica è...
Rischio correlato al biomarcatore di infarto miocardico e gravi infezioni nei pazienti con artrite reumatoide
L’attività di malattia dell' artrite reumatoide e l'infiammazione sistemica associata sono state collegate a gravi infezioni, infarto del miocardio ed...
Infarto miocardico silente associato a un aumentato rischio di insufficienza cardiaca
L'infarto miocardico silente è associato a un aumentato rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca. Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa...